All’inizio degli anni 50 in seguito ad una dettagliata analisi dei sistemi in uso ed ai risultati ottenuti in funzione di costi e tempistiche, si sviluppò il concetto dell’addestramento “tutto getto”, sia in Inghilterra che in altre nazioni, Italia compresa (con l’ Aermacchi MB326).
Il nuovo concetto prevedeva un addestramento iniziale di ambientamento su velivoli leggeri per poi passare direttamente al reattore, by-passando del tutto la fase di primo/secondo periodo a elica che, fino a quel momento, veniva espletata da velivoli come il N.A. T-6 Texan/Harvard in molte aviazioni militari e, nella R.A.F, dal monomotore a pistoni Hunting Percival P.56 Provost.
In seguito alla nuova esigenza, il Ministero della Difesa inglese emise la richiesta per la realizzazione di un nuovo e semplice addestratore a reazione. La Hunting Percival rispose prontamente e per la sua proposta utilizzò inizialmente la cellula del collaudato "Provost" estrapolandone una versione a jet, dove il motore stellare Alvis Leonides da 550 HP veniva sostituito dal reattore AS Viper 102 e la cellula ridisegnata per accogliere la nuova propulsione.
Il modello iniziale ( P-84), il cui prototipo volò nel 1954, venne denominato Jet Provost T.1 e servì allo sviluppo definitivo del velivolo che, nella versione definitiva T.3, venne prescelto dalla Royal Air Force come principale addestratore. Rimase in servizio attivo sino ai primi anni 90, venendo in seguito sostituito dallo Short (Embraer) Tucano, rinnegando sorprendentemente il concetto del “tutto getto” e tornando cosi alla buona e vecchia elica, sia pur azionata da un potente turbina Garrett.
La produzione del JP, iniziata quindi con alcuni esemplari della versione T.1 , procedette in massa dal 1958 (dopo 4 esemplari della versione T.2) con il T.3 ed il T.4 , infine a nome BAC (la Hunting Percival era stata assorbita dalla British Aircraft Co.), quest’ultimo dotato di un propulsore AS Viper 201 piu potente. Si concluse con la versione T.5 presurizzata e con l’equivalente da attacco leggero, il BAC 167 Strikemaster.
Il totale dei JP costruiti in tutte le versioni superò le 800 unità, a riprova delle buone qualità del velivolo e del gradimento delle forze aeree che lo impiegarono fra cui, oltre alla Royal Air Force:
· RAAF – Royal Australian Air Force
· Venezuelan Air Force
· Sudan
· South Yemen
· Singapore
· Portogallo
· Kuwait
· Iraq
· Ceylon
Durante il periodo d’oro del Jet Provost nella Royal Air Force il velivolo venne utilizzato da alcuni team acrobatici appartenenti alle scuole che lo utilizzarono , mettendone in evidenza le oneste caratteristiche acrobatiche e la robustezza:
Sparrows = CFS JP Mk.1s 1958
Redskins = CFS JP Mk.1 duo 1959
Red Pelicans = CFS JP.Mk.3/4/5 1960-73
Macaws = CAW JP T4s 1968-73
Magistrates = CAW JP T4s 1965-67
Vipers = 2 FTS JPT4s 1965-69
Linton Gin = 1 FTS JPT4s 1968-69 (conosciuti anche come Gin Four 1965-67)
Blades = 1 FTS JPT5s 1973
Gemini = 3 FTS JPT5s 1971-74
Poachers = RAFC JPT4s then '5s 1965-76 (ultimo team a utilizzare il JP)
Swords = 3 FTS JPT5s 1974
Oggi, alcuni Jet Provost nelle varie versioni elencate sono presenti sul registro aeronautico inglese e partecipano attivamente agli innumerevoli airshow che ogni anno sono organizzati nel Regno Unito.
In Italia, l’esemplare di Volafenice che si è recentemente aggiunto alla flotta HAG, I-PROV, è un Jet Provost T.3A, precedentemente immatricolato in UK come G-BXDL e, nella RAF, come XM478.
Specs | Lunghezza: 10.36 m Peso a vuoto : 2,222 kg Peso max al decollo: 4,173 kg |